Aspro e selvatico: ecco due aggettivi per definire il periodo primaverile in Alta Val di Non. La “colpa” è delle “Settimane del dente di leone”, che da oltre 20 anni per due settimane attirano nei paesini della vallata migliaia di amanti della buona cucina. I ristoranti fanno a gara per offrire agli ospiti il meglio delle loro pietanze a base di tarassaco appena raccolto, portando in tavola anche una bella porzione di salute. I conoscitori infatti sanno che questa pianta selvatica è non solo una fonte di vitamina C, ma è anche ricca di potassio e ferro e le sue sostanze amare hanno un effetto benefico sulla salute. I buongustai invece non vedono l’ora che arrivi la primavera per gustare questa pianta spontanea, proposta dai ristoratori locali in tanti piatti creativi ispirati alla cucina contadina. Il dente di leone cresce nei prati a bassa concimazione dell’Alta Val di Non ed è ogni anno il protagonista dell’omonimo festival culinario che si svolge nella regione a cavallo tra Alto Adige e Trentino.